Quando la moglie è in vacanza (1955) È una delle immagini di Marylin Monroe più riprodotte e imitate, dal film Quando la moglie è in vacanza. La scena da cui è tratta è altrettanto famosa: Marylin si ferma su una griglia di aerazione posta sul marciapiede e al passaggio della metropolitana la gonna del suo celebre abito bianco si solleva scoprendole le gambe, nonostante il suo tentativo di tenerlo giù. Nella gran parte dei poster l'attrice è ritratta a figura intera, come qui a fianco. Nel film, invece, sono riprese solo le gambe di Marylin a causa del formato della pellicola (1,55 : 1), particolarmente lungo e stretto. È stato invece il fotografo Matty Zimmermann a immortalare la scena così come tutti ce la ricordiamo. Colazione da Tiffany (1961) Tra i fotogrammi più famosi di Colazione da Tiffany c'è da ricordare sicuramente quello della scena iniziale. È mattino presto e in una Manhattan che non si è ancora svegliata Audrey Hepburn, sulle note di Moon River, scende da un taxi e si ferma, con un biscotto danese in una mano e un bicchiere di caffè nell'altra, ad ammirare la vetrina di Tiffany. Con il suo abito da sera impreziosito da un ricco collier di perle, Holly Golightly (così si chiama il personaggio interpretato dalla Hepburn) è diventata un simbolo di eleganza e anche per questo è entrata nell'immaginario collettivo, tanto che chiunque saprebbe associare questo e altri fotogrammi famosi proprio al film tratto dal romanzo di Truman Capote. La scena in questione è stata difficile da girare per Audrey Hepburn, che odiava i biscotti danesi, era stata messa in difficoltà dalla folla accalcatasi nella Fifth Avenue per osservare le riprese del film ed era ben consapevole che lo stesso Capote avrebbe preferito Marylin Monroe per interpretare Holly. Nonostante tutto, è anche grazie a questa pellicola se la sua fama (insieme al suo portafoglio...) si è estesa a dismisura e se oggi tanti decidono di appendere la sua immagine alle pareti di casa. La dolce vita (1960) E come dimenticare il bagno di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi in La dolce vita? Dopo una serata trascorsa in un locale, in compagnia del fotoreporter Marcello (interpretato dall'omonimo Marcello Mastoianni), Sylvia, così si chiama l'attrice impersonata dalla Ekberg, si incammina per Roma e, arrivata alla famosa fontana, vi si immerge invitandoci anche l'amico, al suono del celeberrimo: «Marcello, come here!». Nonostante avesse girato diversi film prima del capolavoro che ha fruttato a Fellini la nomination all'Oscar, è stata questa pellicola a rendere famosa la Ekberg in tutto il mondo, ma soprattutto a farla spopolare in Italia, dove si trasferì subito dopo le riprese de La dolce vita e ottenne la maggior parte dei successivi incarichi. Vacanze Romane (1953) Roma sembra destinata a consacrare le star del cinema alla celebrità: oltre alla Ekberg, infatti, anche Audrey Hepburn è stata resa famosa grazie a un film girato nella nostra capitale, con l'interpretazione della principessa Anna in Vacanze Romane. Sono diverse le scene celebri del film, tra cui quella che vede la Hepburn alla guida di una Vespa, mentre il giornalista Joe Bradley (Gregory Peck), seduto dietro di lei, cerca di riprendere i comandi del mezzo. Il giro in motorino dei due è la sequenza iconica della pellicola, con una Audrey Hepburn entusiasta alla scoperta di Roma. Sono state proprio la sua freschezza e la sua spontaneità a convincere il regista William Wyler che la nascente stella di Hollywood fosse la scelta giusta per il ruolo della protagonista del suo film e proprio queste sue doti devono aver creato una buona empatia anche con il pubblico, rendendo il personaggio della principessa Anna uno dei più ricordati della storia del cinema degli anni '50. Un americano a Roma (1954) Nando Mericoni, il protagonista di Un americano a Roma, è il prototipo dell'italiano medio del dopoguerra, che guarda sospirando agli Stati Uniti come a un paese di cuccagna in cui è possibile sognare un futuro migliore. Nando, interpretato dall'intramontabile Alberto Sordi, conosce l'America solo attraverso il cinema, ma cerca di ricreare l'ambiente a stelle e strisce nella sua Roma, imitando i suoi modelli e abbozzando qualche parola in un inglese maccheronico. C'è solo una cosa degli States a cui Nando, però, non sa abituarsi: il cibo. Dopo aver assaggiato quella che, secondo lui, è una vera cena americana, a base di latte, yogurt e mostarda, preferisce infatti ripiegare su un piatto di maccheroni, pronunciando la famosa battuta: «Maccarone, tu mi hai provocato e io ti distruggo adesso». L'immagine dell'«Albertone nazionale» con la bocca spalancata pronto a divorare una forchettata di spaghetti è spesso esposta in molti ristoranti ed è una delle icone della cucina italiana. Vuoi rivivere tutti questi momenti intramontabili del cinema? Ecco gli spezzoni dei film da cui sono state tratte le immagini:
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Silvia MazzuccoStudentessa di Lettere Moderne e fotografa per passione. Archives
May 2019
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